Con sentenza n. 25/A/2025, la Sezione Giurisdizionale d’Appello per la Regione Siciliana della Corte dei Conti ha assolto (ad eccezione di un unico soggetto rimasto contumace) i responsabili pro-tempore del Servizio/Area del Dipartimento Ambiente dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Siciliana, ritenuti responsabili, nella tesi accusatoria, di avere omesso l’esercizio di un potere di coordinamento, di indirizzo e di direttiva nei confronti delle strutture territoriali (UPDM o UTA) e così causando un danno erariale rappresentato dalla complessiva minore entrata patita dalle casse del Dipartimento Regionale in ragione della mancata riscossione di canoni demaniali marittimi mai versati dai concessionari localizzati nel Comune di Palermo, né successivamente recuperati e, quindi, prescritti.
In particolare, la Corte – in accoglimento delle difese svolte da P.MMS Legal, con gli avv.ti Maria Beatrice Miceli e Massimiliano Mangano, coadiuvati dall’avv. Andrea Policarpo – ha escluso, per mancanza dell’elemento soggettivo della colpa grave e del nesso eziologico, la responsabilità amministrativa dei chiamati in giudizio, affermando l’impossibilità di imputare ad essi alcuna condotta negligente e di muovere addebiti, avendo gli stessi posto in essere, ciascuno per il periodo di propria competenza, gli atti necessari a sollecitare il compimento di attività di competenza di altri Dirigenti ed Uffici, messi per tempo in condizione di scongiurare il verificarsi di un danno erariale.